Il prezzo dei cuccioli

 

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“LOW COST”, “LAST MINUTE” ed a “CHILOMETRI ZERO”!  

No, non stiamo parlando di viaggi né di automobili, bensì di cuccioli! Sì proprio di cuccioli!

La concezione odierna di molte persone nella scelta del cucciolo è basata proprio su queste tre prerogative: si cerca il cucciolo che costi il meno possibile, ovviamente senza far differenza tra cane selezionato e cane frutto di un accoppiamento “ad capocchiam” ; magari all’ultimo minuto, perché non mancano le richieste: “mi serve un cucciolo per sabato!” Persone che difficilmente attendono tempi tecnici di gravidanza , svezzamento e imprinting, meglio piuttosto un cuccioletto che mangia da solo da pochi giorni che  convincere i bambini ad aspettare ancora un mese! E poi c’è anche il fattore “vicinanza”, non dico di fare come noi che per una linea di sangue interessante non guardiamo distanze, ma a volte c’è chi fa difficoltà da un comune della stessa provincia ad un altro.

Questi  tre punti ironicamente riassunti, che possono sembrare un paradosso pur non essendo così,  sono anche i tre presupposti per finire facilmente nelle mani di un cagnaro o semplicemente nelle mani di un inesperto o improvvisato che dir si voglia.

Se state ancora pensando che quando seguirà sarà un preziario…non è così! Vorremmo piuttosto far emergere il perché un cucciolo in allevamento si paghi una certa cifra.

Qual è la motivazione per cui non rispondiamo ad e-mail che chiedono soltanto il prezzo di un cucciolo? Non è una questione di non voler dire, ma il 90% di questi contatti si conclude rapidamente; quando l’interesse è solo per il costo, non si vuol approfondire l’operato dell’allevatore, non si cerca un buon cucciolo, sicuramente l’interesse è per avere un cane che fenotipicamente risponda alla propria idea della razza sempre sulla base dei tre punti iniziali.  Beh questo non è il tipo d’approccio che noi amiamo, non di certo per una questione di snobismo quanto per la tutela dei nostri cani, una scelta del genere va ponderata, spesso può essere il desiderio di una vita, non deve essere presa in quattro e quattr'otto, altrimenti è molto semplice che il cucciolo diventi “a tempo determinato”.  Oltretutto prima di parlare di prezzi, per noi è fondamentale parlare anche del richiedente; per molti è un semplice “do ut des” , più terra terra “pago e ottengo”, beh non è così, noi vogliamo persone che siano consapevolissime di ciò che comporta accogliere un cane, motivate nel volere un Cocker Spaniel Inglese e convinte del volere non un cucciolo in generale ma un nostro piccolo. Siamo disponibilissimi nel dare tutte le informazioni richieste, domande interessanti non sono mai bypassate, anzi sono molto apprezzate;  amiamo la conversazione con un candidato proprietario, non il dover elencare le caratteristiche del cucciolo come se fossimo relatori di un prodotto da vendere! L’allevatore non è un commerciante piuttosto un appassionato ed estimatore.

Il costo di un cucciolo della stessa qualità tra un allevamento serio ed un altro, tranne casi particolari, si mantiene entro un certo range , è dunque fondamentale aver ben chiaro che l'acquisto di un cane richiede un certo compenso economico in ogni caso, è importante concentrare le proprie energie non per risparmiare quei 50-100€ ma per trovare la persona su cui riporre la propria fiducia e con cui voler iniziare un percorso comune che porti l'arrivo di un nuovo componente della famiglia a quattro zampe.

Un’e-mail ricevuta qualche tempo fa si apriva con la frase: “Il vostro è un allevamento a scopo di lucro?” …l’allevamento non è una ONLUS né tantomeno un rescue, quindi sì i cani hanno un costo, che non deve essere una mercificazione della vita del cucciolo; l’allevatore selezione per se stesso, per portare avanti il proprio progetto, lo scopo è più il cucciolo che decide di tenere piuttosto che quello che opta per cedere, quindi chi pensa che l’allevatore produca cuccioli da vendere si sbaglia di grosso! Ovviamente la cessione è un mezzo necessario per sostentare il proprio operato e allo stesso tempo perché non si possono tenere tutti i nascituri, fatto sta che quando lo si fa con testa e passione, la priorità è affidare i piccoli a famiglie DOC, non devono infatti essere vittime delle proprie ambizioni.

Su internet si legge spesso una frase, che può voler dir tutto e niente “si paga la selezione”…e cos’è questa selezione?  Chi vede seppur con cognizione di causa ma sempre dall’esterno la riassume così: cucciolata ben gestita, accoppiamento mirato,  test genitori, pedigree, pappe, etc. etc…

La risposta non è sbagliata, ma è come voler descrivere una cascata come un flusso abbondante d’acqua !

Sottolineiamo un punto, un allevatore può anche fare una sola cucciolata l’anno o due, ma i riflettori non si spengono con la consegna dell’ultimo cucciolo, la routine, l’ordinario e le spese sono giornaliere non vedono break vacanzieri. Ecco perché quando una cucciolata è fatta seppur bene da un semplice possessore di un cane può avere un costo leggermente inferiore; contempliamo in questo scritto solo le cucciolate fatte da semplici proprietari di cani ma con tutte le accortezze che si seguirebbero allevando; non le cucciolate da “parchetto”, cioè quelle in cui si decide lo sposalizio della propria cagnolina con il maschio incontrato al parco sotto casa.

Le spese spaziano dunque tra quelle di selezione, della cucciolata in quanto tale e della vita ordinaria

 

GESTIONE ORDINARIA:

  • carichi di pappa di buona qualità , un allevamento amatoriale medio senza numeri eccessivi di cani di taglia medio-contenuta, può consumare anche un 80/90kg al mese

  • integrazioni di cibi freschi ed integratori alimentari generici: li l’ambito è molto amplio sia per tipologie che costi

  • prodotti antielmintici quelli che in gergo si definiscono vermifughi:  basta andare in una qualsiasi farmacia acquistare le compresse per il proprio cane e moltiplicarle per il numero dei cani presenti in un allevamento. Le confezioni “risparmio” hanno già cifre di centinaia di €.

  • Antiparassitari! Anche in questo ambito le spese sono immani e quando si hanno più cani, non si può tralasciare nulla, una svista può causare un’infestazione, ecco perché specie nei mesi caldi devono essere tutti ben coperti, in una regione come la nostra i mesi freddi in linea di massima sono 4, ma oltre a trattare i cani, bisogna anche prevenire con trattamenti periodici ambientali, questo “piccolo” particolare molti non lo considerano!

  • Vaccini, controlli, visite ordinarie sono poi un’altra storia .Tutto deve procedere senza alcun “imprevisto” ed è già un gran sollievo quando l’imprevisto colpisce un solo cane e non ha alcun contagio, ecco perché  si devono mantenere grandi accortezze anche con persone e cani che vengono dall’esterno.

  • prodotti per la toelettatura, igiene dei cani, cucce, kennel, trasportini, collari…

 

SPESE SELEZIONE:

  • Almeno la femmina, dovrà essere di proprietà, che sia acquistata o nata in casa, sarà comunque frutto di una spesa iniziale rilevante

  • Maschio di proprietà o monta esterna, nel primo caso segue il concetto della femmina, nel secondo caso dovremo tenere in considerazione il pagamento della “monta” ed eventuali spese di viaggio

  • Test e controlli sanitari. Non è il semplice dire:“il cane è sottoposto periodicamente a controlli veterinari ed è tutto ok”. Ma sono i controlli sulle patologie ereditarie della razza fatte in laboratori specifici e/o visite specialistiche. Non per ultimo il mettere in riproduzione una femmina che abbia un quadro clinico consono per sostentare una gravidanza.

  •  Esposizioni: secondo i profani le expo sono una sfilata come spesso le chiamano, un concorso di bellezza per soddisfare le velleità dell’allevatore . La razza ha uno standard, con determinati parametri e le expo servono per una verifica morfologica del proprio operato. Le esposizioni non sono soltanto le iscrizioni! Sono trasferte e tutto quello che ne concerne: carburante, spese di viaggio, pernottamenti, viveri.  Senza contare la preparazione tra toelettature e dressage che richiede svariato tempo e attrezzature.

 

SPESE CUCCIOLATA:

  • Inizia tutto con il calore della femmina e lì si deve necessariamente monitorare la situazione attraverso esami citologici delle cellule e a seguire valutazione dei livelli sierici del progesterone

  • Avviene il tanto atteso accoppiamento , dopo 25 giorni il primo controllo ecografico (che non sarà l’unico) per accertare se la tanto attesa gravidanza è andata a buon fine. In caso affermativo seguiranno ulteriori spese , ma poniamo attenzione sull’eventuale esito negativo, si ci ritroverà a rimandare progetti allevativi a tempo indeterminato (almeno altri 8 mesi), inoltre se la monta è avvenuta con un maschio esterno e se ha richiesto viaggi, comporterà forti ripercussioni: morali ed economiche.

  • Abbiamo preso in considerazione una monta naturale, perché ovviamente in caso di inseminazione artificiale (ed a maggior ragione in caso di seme congelato), le spese lievitano.

  • La femmina è incinta? cure e attenzioni maggiori, oltre controlli periodici veterinari sono necessari.   Parto naturale o cesareo? L’imprevisto è sempre dietro l’angolo e se un cucciolo è mal posizionato ostruendo il canale del parto o se la mamma non ha adeguate contrazioni non sempre è possibile evitare un cesareo. Intervento all’ordine del giorno, ma sicuramente non gratis.

  • Nascono i cuccioli e si apre un nuovo mondo: lampada infrarossi sempre accesa per una ventina di giorni (la bolletta della luce lievita), traversine, in caso di necessità vitamine, latte in polvere, prime profilassi vaccinatorie, microchip, vermifughi, controlli vari

  • Calcoliamo un buon margine di farmaci : ordinari e straordinari 

  • Svezzamento : cibi starter di prima qualità, alimentazione puppy , integrazioni. Già la mamma in gravidanza richiede un'alimentazione mirata e specifica.

  • Pedigree: i cuccioli vanno dichiarati !  Si deve SEMPRE diffidare da chi vende uno

        stesso soggetto CON e SENZA pedigree! A priori dovrebbe essere logico avere forti perplessità dopo che si è affrontato quanto descritto nel trovarsi di fronte una persona non vuol certificare e avvalorare il proprio lavoro, lasciando disperdere il tutto. Il pedigree non è una patente di nobiltà, è la carta di identità! Un pedigree può essere carta straccia (quando non si può risalire ad alcuna selezione) come una sicurezza sul lavoro che c’è dietro. A sproposito c’è chi fa pagare un surplus per questo documento, ad oggi : il modello A ha un costo di €14,50 sia per un solo cucciolo che per 10!  Il modello B varia da 18,00€ a 20,00€ per cucciolo, rispettivamente se il cucciolo è iscritto a nome del nuovo proprietario o a nome dell’allevatore. Un cucciolo deve avere un solo prezzo e va da se che deve essere ceduto sempre con il suo documento

PER LEGGE è VIETATO VENDERE CANI SENZA PEDIGREE! 

(senza certificazione che ne attesti la razza)

(D.Lgs 529/92 del 30/12/1992) 

 

LAVORO:

anche quando  amatoriale e quindi non attività lavorativa, l’allevamento  richiede un impegno senza eguali,  tante volte non conosce notte e giorno, specialmente i primi  tempi dopo l’arrivo di una cucciolata, non ci sono domeniche e festivi, i cani hanno bisogno dell’allevatore 365 giorni l’anno! Qualche tempo fa in un articolo veniva attribuito un impegno giornaliero di 4/5h di cure ordinarie per una cucciolata, probabile! Quando tutto fila in modo liscio, le tempistiche sono più o meno queste, basta tuttavia un cuccioletto in difficoltà o due che il tempo assume valori del tutto diversi, a volte diventano rari i momenti liberi. In tutto ciò c’è sempre il gruppo di cuccioloni, giovani, adulti ed anziani che reclamerà le proprie attenzioni. Quando non è un’attività professionale, sarà inoltre necessario far quadrare questa smodata passione che diventa una costante di vita con la propria routine extra-cinofila (lavoro, studio, famiglia) senza sacrificare niente e nessuno.  

 

MANUTENZIONE:

altro aspetto che viene considerato da pochissimi.  Che siano cucce, kennel, box, trasportini, recinti, guinzagli, che siano apparecchiature per la toelettatura, impianti elettrici , idrici, ...la vita con i cani prevede delle "attrezzature" specifiche, che hanno bisogno di una gestione ordinaria e che vanno incontro a logorio.

 

IMPREVISTI E "TEMPI MORTI":

Quando si ha a che fare con delle vite ,  l'imprevisto è dietro l'angolo, che abbia a che vedere con un peloso di casa o con uno dei piccoli della cucciolata, se non con più cuccioli. Bisogna inoltre considerare che quando i cani vivono in comunità ci sono delle problematiche che possono essere condivise, quindi spesso quella che è una banale cura per un cane, diventa molto più onerosa.

Per ultimo punto ma non meno importante, ci sono da calcolare i così detti "tempi morti"; quando si fanno solo cucciolate mirate e non si fa dell'allevamento un lavoro, non si hanno sempre cuccioli disponibili, può capitare che delle cucciolate previste, una non si porti a compimento o che non si trovino famiglie idonee per tutti i piccoli e che alcuni cuccioli restino in allevamento per diverso tempo in più.  Possono dunque trascorrere svariati mesi, se non un anno intero per concretizzare un nuovo programma allevativo e nel frangente intercorso i cani hanno sempre le loro necessità ed esigenze, devono essere tutelati con un'adeguata copertura economica.

 

MERCANTEGGIARE: usanza non rara che un allevatore si trova spesso a dover fronteggiare; la frase"è trattabile" se non un ancora più sgradevole gioco al ribasso è un modo di fare che certe utenze non risparmiano, non soltanto durante il colloquio iniziale ma anche a seguito di visita che in linea di massima dovrebbe avvenire solo a prezzo conclamato (*), la conclusione è il conseguente ripensamento al non ottenimento dello  "sconto" richiesto.

L'allevatore non è un mercante, quando si cerca di contrattare sul prezzo si mette involontariamente in discussione il "valore" della vita stessa della persona e dei suoi cani, è una mancanza di rispetto perché vuol dire che non si è compreso fino in fondo tutto ciò che giorno dopo giorno si cerca di portare avanti;  non è consuetudine giocare sul prezzo neppure nei negozi, negli alberghi o in qualsiasi struttura che offra un bene o un servizio,  dovrebbe ancor di meno esserlo quando si ci approccia ad accogliere un cucciolo considerato tutto quello che comporta per chi dedica anima e corpo alla propria passione.

Il farlo può mettere a disagio l'allevatore che si trova nella fastidiosa posizione di dover negare la non sensata richiesta, non sensata perché a scelta fatta non sono i 50-100€ che dovrebbero portare ad un ripensamento , se invece si ci è prefissati di spendere una cifra nettamente inferiore è soltanto un'inutile perdita di tempo per tutti.

Giusto ricordare che per un allevatore non vale : "oggi è domenica e mi riposo", "oggi è Natale non penso ai cani", "oggi sto male resto a letto", "parto per 10 giorni e vado in vacanza" (già un weekend espositivo può essere un lusso)...quei casi sporadici in cui riesce a farlo è perché c'è qualcuno di fidato che dà il cambio per un breve momento .

(*) Nel contesto delle informazioni generali se non si ha completamente idea di quanto possa costare un cucciolo ben selezionato, dopo aver approfondito "cosa" si paga presso quel determinato allevamento in modo da poter fare un adeguato pari e dispari, è buona pratica almeno indicativamente approfondire in merito, non ha senso chiedere di vedere i cuccioli se non si è già valutata l'intenzione in famiglia di affrontare una determinata spesa.

 

Questo è solo un minimo riassunto del tran tran quotidiano della vita allevatoriale!

Anche quando "amatoriale" se ci sono certi numeri e si vuol fare bene, seppur non un lavoro, l'allevamento si svolge esattamente come qualsiasi altra attività.

 Scusateci dunque se quando ci contattate ci interessa avere dall’altra parte persone che possano apprezzare, valorizzare o quantomeno essere coscienti della fatica, dedizione e amore che c’è dietro quel batuffolo tenerissimo che vi andremo ad affidare.

 

 

 

 

Allevamento "FRIDA LIFESTYLE"

Cocker Spaniel Inglesi

RICONOSCIUTO ENCI - FCI
Silvia Bevilacqua Palermo, Italia
Tel (+39)  3890261329
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