Alle indicazioni che seguono è più che doveroso anteporre qualche riflessione.
Il pedigree non è un patentino di nobiltà, è semplicemente la carta d'identità del cane. Si leggono tante assurdità sul web e spesso c'è un'ingiustificata disinformazione.
IL PEDIGREE :
- Va con il cane, a meno che non si tratti di un affido
- Non può essere emesso in un secondo tempo, ci sono delle scadenze da rispettare che deve rispettare l'allevatore, in nessun caso può pensarci il proprietario
(Modello A entro 25 giorni di vita , Modello B entro 90 giorni di vita)
- Non ha assolutamente costi esorbitanti
- Il pedigree è condizione richiesta dalla legge per la vendita di un cane
Decreto Legislativo n°529 del 30/12/1992
"art 5 : è consentita la commercializzazione di animali di razza di origine nazionale e comunitaria, nonché dello sperma , degli ovuli e degli embrioni dei medesimi , esclusivamente con soggetti iscritti ai libri genealogici o registri anagrafici di cui al precedente art.1 comma 1 lettere a) e b) che risultino accompagnati da apposita certificazione genealogica , rilasciata dall'associazione degli allevatori che detiene il relativo libro genealogico o il libro anagrafico"
L'articolo 3 al primo comma cita: "i soggetti delle specie e razze di cui all'art 1 provenienti da paesi della comunità economica europea , sono ammessi alla riproduzione, sia fecondazione naturale che per inseminazione artificiale, purché in possesso dei requisiti genealogici ed attitudinali disciplinati dalla normativa comunitaria, alle stesse condizioni è altresì ammesso l'impiego di materiale seminale di ovuli ed embrioni provenienti da animali originari di tali paesi".
Lo stesso articolo al 3° comma: "Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque ammette alla riproduzione animali in violazione delle prescrizioni contenuti nei commi 1 e 2 è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da L. 10.000.000 a L.60.000.000"
Quando qualcuno propone due prezzi per lo stesso cane "con o senza pedigree", non solo non ha alcun senso ma è come se preannunciasse una volontà di trasgredire una legge, a che pro ? Risparmiare un massimo di 34,50€ (nel caso il cucciolo nato sia solo uno, altrimenti il modello A è da considerarsi nel complessivo di tutti i nati) che in una cucciolata ben gestita è forse la cifra più irrisoria?
Non dichiarare una cucciolata o un cucciolo non è una semplice carta mancante ma l'invalidazione del proprio operato, vuol dire gettare al vento il proprio lavoro, le proprie aspettative, ciò che si è costruito...quale allevatore lo farebbe?
"Io il pedigree non l'ho voluto" si sente dire da alcuni proprietari, beh un allevatore che ha messo dedizione nel portare avanti la cucciolata non consentirebbe una simile scelta, al contrario cercherebbe di far capire perché è importante averlo e cosa rappresenta.
Portare avanti con cura e attenzione una cucciolata e non dichiararla è come volere un figlio e decidere di non riconoscerlo, il paragone è volutamente una provocazione ma è per rendere adeguatamente il controsenso di una simile scelta.
"Non ho voluto io il pedigree, non mi interessano queste cose e non voglio fare esposizioni di bellezza"...frase che è consuetudine sentire, beh il ragionamento va di pari passo con "non voglio la carta d'identità perché non intendo partecipare a Miss/Mister Italia".
"Il mio cane è originale/puro ma non ha il pedigree", altra frase tipica...parole che sicuramente sono più consone ad abbigliamento griffato piuttosto che un essere vivente ma è come dire: "sono italiano ma non ho la cittadinanza"
"Il mio cane è figlio di campioni ma non ha il pedigree"...un accoppiamento è più che il connubio di due campioni semmai lo studio di linee di sangue , tuttavia quale allevatore spenderebbe tempo, energie e risorse nel concludere un campionato nazionale/internazionale , scegliere un altro cane titolato per poi decidere di lasciar perdere tutto quanto con una cucciolata di cui si perderà ogni traccia?
Quando i presupposti sono questi, è importante farsi due domande e darsi delle risposte sensate perché certe "truffe" sono preannunciate e facilmente evitabili.
Tutti i cani vanno amati e rispettati ma non tutti vanno riprodotti e ceduti per vendita.
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PEDIGREE LA SUA LETTURA
Un
cane di razza senza il suo documento d'identità (Pedigree) è
come un trovatello, senza storia, senza alcuna selezione (salute,
morfologia ed indole), senza alcuna garanzia sulle tare genetiche, senza
alcuna certezza che appartenga alla razza da noi prescelta (l'abito non
fa il monaco, un Retriever deve possedere anche quelle qualità
caratteriali da Retriever, che lo contraddistinguono dalle altre razze).
Il cane o è di razza o non lo è; non esistono cani "quasi di
razza" o "puri senza pedigree".
Non gettate via il vostro denaro acquistando dei soggetti di
dubbia qualità e provenienza. I canili sono pieni di cani "quasi di
razza" che aspettano una persona da amare. Adottatene uno, avrete un
bellissimo Cane non spendendo un euro ed evitando quel commercio immondo
a quei cuccioli che vengono importati dall'estero in condizioni
TERRIFICANTI.
CHE COSA è IL CERTIFICATO D'ORIGINE O PEDIGREE
Il Pedigree è la CARTA D'IDENTITA' del cane. Unico documento riconosciuto ufficialmente dall'ENCI e di conseguenza dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali; unico documento che certifica la proprietà del cane; unico documento che comprova la veridicità dei dati del cane in questione. La sua falsificazione è un reato punibile penalmente. Nel Pedigree si trovano i parenti (sino al 4° grado di ascendenza) così che si possa sapere con estrema precisione: le linee di sangue, le tare genetiche che potrebbero avere queste linee, quali i Campioni (Bellezza e Lavoro) tra gli avi e tante altre cose che spiegheremo più avanti.
CHE COSA è L'ENCI?
L'Ente
Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI),
è un'associazione di allevatori a carattere tecnico-economico, ha
lo scopo di tutelare le razze canine riconosciute pure,
migliorandone ed incrementandone l'allevamento, nonché disciplinandone e
favorendone l'impiego e la valorizzazione ai fini zootecnici, oltre che
sportivi. Per il conseguimento di questi fini l'Ente:
- regola e controlla la produzione e l'allevamento dei cani di
razza con particolare riguardo alle esigenze della cinotecnia
italiana;
- cura la tenuta dei
libri
genealogici e registri anagrafici nel
rispetto della normativa vigente, sulla base di appositi disciplinari
approvati con decreto del Ministero in armonia con le normative
comunitarie... nel rispetto degli indirizzi della
Federazione
Cinologica Internazionale (FCI)
in quanto compatibili;
- provvede alla formazione, alla qualificazione tecnica ed
all'aggiornamento culturale di
giudici
ed esperti da impiegare per la valutazione delle
caratteristiche morfologiche e funzionali di soggetti appartenenti alle
razze canine, istituendo e tenendo aggiornato il relativo Registro sulla
scorta di disciplinari approvati dal Ministero con proprio decreto.
Provvede altresì alla tenuta ed aggiornamento degli elenchi di altri
specialisti della cinotecnia e ne cura la preparazione tecnica e
l'aggiornamento culturale;
- regola, approva, riconosce, patrocina ed
organizza in Italia, anche direttamente,
esposizioni,
prove, corse ed ogni altra manifestazione cinotecnica
anche con finalità sportive, al fine di verificare i risultati
zootecnici e favorire la selezione dei prodotti dell'allevamento
nazionale. Può intraprendere anche all'estero le iniziative di cui al
comma precedente intese a favorire la conoscenza e la valorizzazione
dell'allevamento italiano. Può gestire strutture destinate
all'allevamento di cani da lavoro ed alle relative prove di verifica
zootecnica. Indipendentemente dalle attività sopra esposte, può
procedere anche ad organizzare, direttamente o indirettamente
manifestazioni ufficiali di libro genealogico sulla base di apposito
disciplinare approvato con decreto del Ministero;
- promuove studi e ricerche interessanti la
cinotecnia ed aiuta le iniziative qualificate rivolte allo studio, al
controllo, al miglioramento ed alla diffusione delle razze canine;
- può partecipare ad Enti ed Associazioni aventi fini analoghi e può
assumere partecipazioni anche societarie strumentali al perseguimento
degli scopi sociali;
- esercita ogni altra funzione che gli sia demandata da leggi e da
disposizioni emanate dalle competenti Autorità;
- potrà curare stampe e pubblicazioni utili alla diffusione delle
attività inerenti l'oggetto sociale.
Fondato nel 1882 da alcuni "gentiluomini" fra cui il Conte Carlo Borromeo, il Principe Emilio Belgioioso d'Este, Ferdinando Delor, Carlo Biffi e Luigi Radice che decisero di dar vita ad una "Società per il miglioramento delle razze canine in Italia". Con la nascita del Kennel Club Italiano (con 31 Soci), nasce il Registro del Libro delle Origini ed il primo soggetto iscritto fu un bracco Italiano di nome Falco, nato nel 1875. Oggi consta di circa 2.000 Soci Allevatori e di circa 100.000 Soci Aggregati ed è dal 1970 facente parte della Federazione Cinologica Internazionale con sede in Belgio, insieme ad altre 80 Nazioni federate.
CHE COSA è LA FCI?
La Federazione Cinologica Internazionale è un organizzazione mondiale cinofila. In questa organizzazione fanno parte stabilmente 80 membri o associazioni (come l'ENCI) oltre ai "contract partners", ognuna delle quali rilascia il suo Pedigree e istruisce i propri giudici. Riconosce 330 razze, ognuna delle quali è di "proprietà" dell'ente cinofilo interessato, il quale scrive le caratteristiche morfologico/caratteriali in collaborazione con il "Standards and Scientific Commissions" della FCI. Ogni Paese membro organizza Manifestazioni Internazionali e Prove Lavoro (Working Trials) ed i risultati vengono inseriti nel database dell'organizzazione. Quando un cane ha ottenuto il giusto numero di risultati potrà essere insignito del titolo di Campione Internazionale di Bellezza o di Lavoro. Inoltre, tramite l'ente nazionale cinofilo d'appartenenza, la FCI rilascia ad ogni allevatore una sorta di "copyright" per il nome dell'allevamento chiamato Affisso.
QUALI E QUANTI PEDIGREE
Esistono
due tipi di Pedigree Italiani ufficiali rilasciati dall'ENCI,
il
LOI
(futuro ROI) -
Libro
Origini Italiano ed il
LIR
(futuro RSR) -
Libro
Italiano Riconosciuti.
Esiste un terzo documento chiamato Pedigree Export, che
accompagna il cane quando esso proviene da un'altra nazione la cui
associazione cinofila è riconosciuta dalla
FCI.
Tale documento dovrà essere riconosciuto ufficialmente dall'ENCI
che spesso però, se non è tutto in regola, non lo regolarizza.
Per tutti gli altri pseudo-Pedigree, se non riconosciuti ufficialmente (ENCI),
non hanno alcun tipo di valore legale e come tali non sono ammissibili
e/o comprovanti la veridicità dei dati in essi contenuti, ma solo
semplici fogli di carta.
Questo
è come si presenta esternamente il
Certicato
d'Origine Italiano LOI (Pedigree) che di
norma risulta piegato in due parti (foglio sx come ultima pagina -
foglio dx come prima pagina).
Si trovano in queste pagine i vari riferimenti all'Associazione di
appartenenza (in questo caso l'ENCI)
e a quella a cui l'ENCI
è affiliata, la
FCI.
La firma del Direttore Generale dell'ENCI
ed altri riferimenti al
Registro
Origini Italiano.
Affianco
vedete la parte interna
Certicato
d'Origine Italiano LOI (Pedigree).
Sicuramente la parte più importante dove vengono riportati i dati
anagrafici del cane, la i dati di riconoscimento, la sua
genealogia, le sue qualifiche e titoli personali e,
con delle sigle, quelle dei suoi antenati, oltre ad alcuni, nel caso
fossero stati effettuati, dati sanitari.
Il nominativo ed indirizzo dell'allevatore, del
proprietario, con i vari passaggi di proprietà e le loro rispettive
firme.
PARTE SUPERIORE INTERNA - DATI GENERICI E NOTE DEL CANE
GRUPPO: Indica il gruppo di appartenenza della razza del nostro caneAL N: il numero di registrazione assegnato dall'ENCI al vostro cane. I pedigree di un paio di anni fa avevano la sigla RC seguita da un numero (Es.: RC 123456 - dove RC sta ad indicare la sigla della razza: Spaniels e Retrievers). Da un paio di anni a questa parte la sigla delle razze è andata scomparendo per lasciare il posto: alla sigla LOI e alle ultime due cifre dell'anno di registrazione insieme al numero progressivo assegnato (Es.: LOI 98/123456). Il tutto seguito dal luogo e dalla data di registrazione (Es.: Milano, 15/12/2000)
DEL CANE: Il nome del cane per intero comprensivo di
affisso riconosciuto ed assegnato dalla
FCI
e dall'ENCI.
Per
Affisso
s'intende la denominazione di un allevamento destinato a distinguerne i
prodotti. Esso precede o segue il nome individuale del cane, nato da una
fattrice della quale il titolare dell'affisso risulta proprietario.
(Es.: PincoPallino di Montecristo), dove PincoPallino sta
come nome e di Montecristo sta come affisso.
(Es.: Elcorte BesameMucho), dove Elcorte sta come affisso
e BesameMucho come nome
NATO IL: La data di nascita del cane
SESSO: Il sesso del cane
DI RAZZA: La razza del cane
MARCATURA: Qui va annotata la sigla dell'allevamento
tatuata (punzonatura sul cane - interno orecchio o interno
coscia) o il numero di microchip del cane.
Il tatuaggio è un insieme di numeri e lettere. È molto
importante. In caso di smarrimento o furto del cane, tramite questo
numero si può risalire al proprietario. Il metodo di assegnazione del
numero con la sigla, si differenzia in caso di cani con Affisso o meno.
Per il microchip il discorso non cambia di molto, se non per la
differenza di metodo (meno traumatico per il cane). Il chip si
inserisce sotto l'epidermide del cane, dietro l'orecchio, nel collo.
Oramai è obbligatorio, ma molti Comuni non si sono ancora adeguati alla
disposizione comunitaria delll'anagrafe canina.
MANTELLO: Colore e le macchie del mantello del cane
ALLEVATORE IL SIG: Nome dell'allevatore (o il suo affisso) proprietario della fattrice, preceduto da un numero di riconoscimento e succeduto dall'indirizzo.
NOTE: Nelle Note verranno aggiunti dei dati degni di attenzione, come i controlli ufficiali sulla Displasia dell'Anca ed altri.
PARTE CENTRALE INTERNA - GENEALOGIA E TITOLI
Per le persone che per le prime volte vedono un Pedigree è oggettivamente difficile riuscire a distinguere quali sono gli affissi, capire cosa dicono le sigle, ma con un po' di esperienza capirete presto quali essi siano e cosa indichino. Per avere una corretta lettura del documento, bisogna iniziare a leggerlo da sinistra verso destra, nella colonna (ipotetica) dei GENITORI, da PADRE e MADRE per continuare verso destra. È importante non dimenticarsi che il maschio (PADRE) lo troverete sempre in alto, mentre la femmina (MADRE) sempre in basso. Per aiutarci nella lettura, affianco ad ogni nome si ha una sigla (inizia con i NONNI) molto utile, una P ed una M seguiti da un numero progressivo. Questa sigla sta a significare -come evidenziato prima- il PADRE (P) e la MADRE (M) di ciascuno dei cani riportati sul Pedigree.
GENEALOGIA:
In questo
esempio Pinco Pallino sarà il nome del nostro cane (dati nella
parte
superiore interna) basandoci sull'immagine di
sopra.
Pinco Pallino è figlio di P1 (PADRE) Terebinthus
del Nilo e di M2 (MADRE) Lorelei .
A loro volta, Terebinthus del Nilo è figlio di P3
(PADRE) Lawnwoods Flash'o Fancy e di M4 (MADRE) Relax
del Nilo, ambedue NONNI paterni di Pinco Pallino.
Così per Lorelei, figlia di P5 (PADRE) Lenches
Paddington e di M6 (MADRE) Bionda, ambedue NONNI
materni di Pinco Pallino.
A sua volta, P3 Lawnwoods Flash'o Fancy è figlio di P7
Sandylands Royal Escort e di M8 Lawnwoods Flight'o Fancy.
SIGLE E NUMERI: e sigle e i numeri che accompagnano il nome
del cane sono importanti. Prenderemo sempre come esempio l'immagine
sopra riportata:
P15 RAMSOM OF SANDYLANDS KC 0442BU CH SH
- P15: abbiamo precedentemente parlato di questa sigla che precede
il nome quindi tralasciamo;
RAMSOM OF SANDYLANDS: questo è il nome del cane. Ramsom +
l'affisso
dell'allevamento (in questo caso of "Sandylands").
- KC 0442BU: questo è il numero di registrazione, dove le lettere
KC stanno a significare "the
Kennel Club" (in questo caso, essendo il cane nato in
Inghilterra non avremo la sigla dell'ENCI,
ma quella dell'associazione inglese corrispondente), con l'aggiunta di
un numero di riconoscimento (0442) e, probabilmente, alle lettere
della contea di riferimento (BU).
- CH SH: questa sigla sta a significare che questo cane è
Campione di Bellezza - Show Champion in Inghilterra (dove
CH sta per Champion ed SH sta per Show).
Apriamo una parentesi per le sigle dei Campioni Esteri:
CH: Campione Assoluto Inglese (Champion);
SH CH: Campione di Bellezza Inglese (Show Champion);
FT CH: Campione di Lavoro Inglese (Field Trial Champion);
AM CH: Campione Americano (American Champion);
AUST CH: Campione Australiano (Australian Champion);
Quando trovate un CH nel nome del cane preceduto da un'altra
sigla, siete davanti ad un Campione di nazionalità estera
(provate a capire a quale Nazione possa essere attribuita la sigla che
accompagna il CH).
TITOLI: Abbiamo ingrandito la parte destra attigua
all'immagine principale (Genealogia) per farvi leggere meglio.
Campione
Italiano. Gli asterischi stanno ad indicare quale
dei cani è il
Campione
Italiano (seguendo le righe sul
Pedigree).
Si dividono in: Bellezza, Lavoro e Assoluto.
Campione
Internazionale. Anche qui gli asterischi stanno
ad indicare i vari Campioni Internazionali. Si dividono anche loro in:
Bellezza, Lavoro e Assoluto.
Titoli Vari. Si appuntano i titoli con l'abbreviazione della
lettera corrispondente che sta nella
Legenda del
Pedigree.
PARTE INFERIORE INTERNA:
Qui vengono annotati tutti i
passaggi di
proprietà del cane.
Quando vi cedono un cane, ricordatevi che alla consegna del
Certificato
d'Origine (Pedigree), nel caso che questo sia a nome
dell'Allevatore (PARTE
SUPERIORE INTERNA - ALLEVATORE IL SIG.), lo
stesso deve mettere una firma sotto Firma Cedente. Appena
entrerete in possesso di questo documento firmato, dovete recarvi
alla
Delegazione
all'ENCI
competente e fare la volturazione o
passaggio di
proprietà del cane. Per questa operazione dovrete
pagare una somma
ENCI.
Se invece il cane è già a vostro nome (PARTE SUPERIORE INTERNA -
ALLEVATORE IL SIG.) il
Pedigree
vi arriverà a casa tramite raccomandata con avviso di ricevimento.
È usanza, comunque, che l'allevatore denunci il cane a suo nome (per
tante corrette ragioni, prima fra tutte che la denuncia di cucciolata
potrebbe essere fatta prima di aver deciso a chi cedere il cucciolo) è
successivamente girarlo con una sua firma.
Ricordatevi che senza l'apposita firma e il successivo
passaggio di
proprietà, il cane legalmente non sarà mai vostro
CEDUTO IL: La data di cessione
AL SIGNOR: Cognome, nome ed indirizzo di colui che entrerà in possesso del cane
FIRMA CEDENTE: Qui va la firma dell'Allevatore
p.ENCI: Il timbro della Delegazione ENCI che attesti il passaggio di proprietà
DATA: La data del passaggio di proprietà
LEGENDA: È la spiegazione dei simboli che troverete nel Pedigree su NOTE, per ogni lettera che troverete corrisponde un Titolo o similare.
Fonte Ufficiale Retriever.it : Il portale dei retriever